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Mille e una Grotta a San Giorgio Lucano

associazione culturale

ll commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico a San Giorgio Lucano

Pubblicato su 7 Aprile 2014 da Mille e una Grotta a San Giorgio Lucano

L'associazione ha convocato nel rione Timpa, il commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico Francesco Saverio Acito e il direttore del Parco Nazionale del Pollino Annibale Formica. Presente per il Comune, il vice sindaco Giuseppe Esposito e l'assessore Salvatore Capalbo. I lavori di cosiddetta mitigazione del rischio idrogeologico, come peraltro trattati nel corso di un lungo articolo sulla gazzetta del mezzogiorno e al TG3 regione, sono di forte impatto visivo, benché ascrivibili a interventi di ingegneria naturalistica. Interventi che il presidente Pietro Valicenti, ritiene lesivi per il contesto storico culturale degli ipogei che esprimono pienamente il loro significato anche nel panorama e negli ambienti naturali in cui sono inserite.

Il confronto ha visto tutti i convenuti d'accordo che non si proceda oltre con tale tipologia d'intervento. Acito, già sindaco di Matera negli anni passati, non può evitare parallelismi con la capitale europea dell'ipogeo. "Intervenire ora nella rimozione delle reti non rientra nei piani d'investimento" - replica - ma auspicando la progressiva valorizzazione del parco grotte, il consolidamento dell'interesse universale verso questo macroattrattore naturale, si dovrà necessariamente rivedere i lavori sotto inchiesta. Più si impongono all'attenzione del pubblico e tanto più si potranno giustificare interventi di riqualificazione".

Come dargli i torto. L'associazione Mille e una grotta, nasce per questo. Significativa la presenza del direttore del Parco Nazionale del Pollino che condivide la rivendicazione dell'associazione e su queste grotte, inserite nell'area protetta del parco, punta a maggior ragione per il nascente parco geologico, all'interno del quale gli ipogei sangiorgesi saranno protagoniste di rilievo.

Insomma un confronto che apre le porte ad una sempre più attenta e costante comunicazione tra l'associazione e gli enti interessati, per una consapevole gestione del patrimonio che, valorizza, solo se tutela.

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